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Tre curiosità sulle Olimpiadi

I Giochi Olimpici di Tokyo 2020 sono finalmente arrivati! Ci terranno compagnia in questa calda estate fino all’8 agosto. Da quest’anno ci sono tantissime novità. Una fra tutte, lo spostamento delle Olimpiadi. Gli organizzatori, infatti, hanno deciso di rimandare la competizione in questa estate del 2021. Un caso analogo a UEFA EURO 2020, il campionato europeo di calcio. Con Tokyo 2020 abbiamo anche nuove discipline: arrampicata sportiva; karate; skateboard; surf; baseball e softball. Ma, se le Olimpiadi non hanno segreti per te, aspetta la fine del blog: scoprirai delle chicche inaspettate. Vediamole. Le origini Grecia, VIII secolo a.C. I primi Giochi Olimpici vennero organizzati a Olimpia. Per i successivi 12 secoli, tutti gli atleti si incontravano ogni 4 anni per competere nelle proprie discipline. Non è diverso da quello che accade oggi. Una delle differenze era la durata: i Giochi si protraevano dai 5 ai 6 mesi. Nel IV secolo d.C., l’Imperatore Teodosio I abolì tutte le feste pagane, Giochi Olimpici compresi. Solo, nel 1896, il barone Pierre de Coubertin decise di riprendere questa tradizione. In Grecia, ovviamente. La Fiamma Olimpica Anche in questo caso, il rimando al mondo greco è doveroso. Oggi l’accensione richiama la cerimonia del tempio di Era. Mesi prima della apertura delle Olimpiadi, proprio nella città di Olimpia, undici attrici interpretano le antiche sacerdotesse greche, utilizzando uno specchio concavo e i raggi del sole per accendere la torcia. Una tradizione, questa, ripresa solo nel 1960. Qualche giorno dopo l’accensione, la fiamma viene trasportata nel paese in cui si tengono i Giochi. Lì, viene organizzata la celebre staffetta dei “tedofori”. E se c’è un parimerito? Berlino, 1936. Disciplina, salto con l’asta. Due atleti giapponesi arrivarono a pari merito al secondo posto. Cosa fare? I due decisero di tagliare a metà le medaglie d’argento e di bronzo. Fusero le due metà insieme, così da avere un’unica medaglia composta da una parte del secondo posto e da una parte del terzo. Una trovata geniale, no?